I frutti di bosco fanno parte di una classe molto ristretta di alimenti, trattandosi di frutti stagionali, è estremamente difficile studiare una correlazione tra il consumo di questi frutti e la loro capacità di prevenire determinate malattie.

Ciò nonostante, sono importanti nella prevenzione ai tumori, poiché costituiscono una fonte privilegiata di polifenoli: acido ellagico, antocianidine, proantocianidine.

Acido ellagico: polifenolo che si trova principalmente nei lamponi, nelle fragole ed in alcuni frutti con il guscio, come le nocciole e le noci. Nei lamponi l’acido ellagico è presente al 90% nei semi, mentre nelle fragole è presente nel 95% nella polpa, è quindi probabile che la molecola contenuta nelle fragola sia più facilmente assimilabile rispetto a quella dei lamponi.

Antocianidine: classe di polifenoli responsabili della colorazione rossa, rosa, malva, arancio e blu di molti fiori e frutti. Abbondanti nei frutti di bosco, soprattutto lamponi e mirtilli. La forte presenza di antocianidine e proantocianidine, sarebbe responsabile del grande potenziale antiossidante di questi frutti.  I mirtilli neri sono quelli con maggiore capacità antiossidante, seguito da lamponi, fragole e mirtilli rossi, che distanziano di molto la maggior parte di frutta e verdura.

Proantocianidine: sono polifenoli complessi, formati dall’unione di una stessa  molecola, la catechina. Questi polimeri possono legarsi con le proteine, soprattutto quelle della saliva, questa proprietà è responsabile dell’effetto astringente degli alimenti che contengono queste molecole. I mirtilli rossi e quelli neri costituiscono la fonte alimentare più importante di queste molecole. Il succo di mirtillo rosso contiene meno antocianidine rispetto al frutto intero (quindi il succo non può essere considerato una fonte di significativa di questa molecola).